Storia

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Una storia fatta di ingegno,
innovazione e passione

Siamo partiti da una trafileria negli anni ’50, oggi siamo un gruppo siderurgico che gestisce l’intero ciclo produttivo in ottica di economia circolare.

Dalla scintilla dell’ingegno nasce la prima trafileria

La nascita del Gruppo Pittini affonda le sue radici nell’Italia del secondo dopoguerra e nella volontà di rinascita, trasformando i rottami e residuati bellici in acciaio per ricostruire il Paese. La prima trafileria nasce così a Gemona del Friuli, impiegando un macchinario progettato per recuperare e raddrizzare i tondini di ferro, molto richiesti per la ricostruzione.

L’innovazione come motore per lo sviluppo e l’industrializzazione

Per ingrandirsi però bisogna cercare un’area nuova dove realizzare una vera fabbrica con capannoni, spazi all’aperto e uffici. Il luogo ideale viene individuato nella piana di Osoppo, poco distante da Gemona.

All’inizio degli anni ’60 iniziano i lavori di costruzione delle “Metallurgiche Pittini”. Nel frattempo, il mercato costituito dalla domanda di acciaio per la ricostruzione si ingrandisce giorno dopo giorno. Pittini ne intuisce il potenziale ed importa dalla Germania il brevetto per la realizzazione del traliccio Bausta, utilizzato nella costruzione dei solai. Pochi anni dopo vengono ampliati gli stabilimenti ed avviata la produzione di rete elettrosaldata.

 

Nel 1971 si accendono anche i motori del laminatoio vergella. Inizia così quel processo di verticalizzazione produttiva che avrebbe guidato la strategia di crescita dell’azienda negli anni successivi.

Il processo produttivo si verticalizza

Il decennio, iniziato con l’avvio del laminatoio vergella, prosegue con la nascita della prima acciaieria, che sancisce la realizzazione della piena autonomia della società lungo tutta la filiera produttiva.

L’aumento della produzione di vergella porta il Gruppo ad acquisire nel 1972 la S.I.A.T. di Gemona, specializzata nella produzione di trafilati per l’industria meccanica. Dieci anni dopo viene portata a termine un’altra operazione, con l’acquisizione di Filarc, oggi Pittarc, leader nella produzione dei fili per saldatura.

La sostenibilità al centro dei piani di crescita

La storia del Gruppo Pittini si intreccia con quella del Paese e con la storia di un settore in rapida trasformazione. La sua posizione si consolida ulteriormente con l’acquisizione de La Veneta Reti, a Loreggia in provincia di Padova, specializzata nella produzione di elettrosaldati speciali.

Nel 1997 viene sviluppato l’acciaio ad alta duttilità HD®, anticipando le prescrizioni nel campo degli acciai antisismici nel settore edile e nel 2002 si realizza ad Osoppo il primo impianto al mondo per la produzione di rotoli laminati a caldo dal peso di 2,5 tonnellate, creando un nuovo standard nel settore.

Con un cambio del management a partire dai primi anni Duemila viene messa in atto una strategia di crescita basata sull’innovazione tecnologica, la sostenibilità dello sviluppo industriale e la centralità delle persone.

La crescita dell’organizzazione si indirizza verso una sempre maggiore presenza sui mercati stranieri.
Proprio per rivolgersi al mercato del Mediterraneo, nel 2002 viene rilevato a Potenza un complesso industriale, oggi Siderpotenza S.p.A., con acciaieria e laminatoio per la produzione di tondo in barre per cemento armato.

Nel 2007 avviene l’ingresso in Slovenia, con l’acquisizione di Kovinar, storica azienda produttrice di reti elettrosaldate con sede a Jesenice. Sei anni dopo è la volta dell’austriaca BSTG, con due stabilimenti a Linz e Graz, specializzati nella produzione di reti elettrosaldate.

Il 2015 segna un cambio di passo del Gruppo. Viene costituita Acciaierie di Verona S.p.A., la società che rileva lo storico insediamento industriale ex-Galtarossa. All’acquisizione dello stabilimento si accompagna il varo di un importante piano di rinnovamento impiantisco e infrastrutturale che cambierà il volto di uno dei siti storici dell’industria siderurgica italiana. Qui si realizza un laminatoio vergella di ultima generazione aggiornato ai più recenti standard dell’Industria 4.0.

Il Gruppo, da sempre focalizzato sui concetti di sostenibilità ambientale e circolarità delle risorse avvia un importante piano di riqualificazione dello stabilimento lucano. Nel 2019 parte Green Steel, un programma d’investimento per dotare il sito produttivo di Potenza d’innovative tecnologie che renderanno sempre più compatibili i processi produttivi con l’ambiente, migliorando il benessere delle persone nei luoghi di lavoro e nel territorio.

Le persone sono il capitale più prezioso

Le persone sono le fondamenta del Gruppo, la loro formazione ne è il motore. Un costante allenamento fatto di studio, esperienze sul campo, trasferimento di sapere da una generazione all’altra.
La formazione si è adattata nel corso degli anni all’evoluzione tecnologica e, oggi, trova la sua migliore espressione in Officina Pittini per la Formazione, nata nel 2003 come scuola aziendale al servizio delle imprese del Gruppo.

Le persone sono al centro anche della Fondazione Gruppo Pittini, nata nel 2020 dalla volontà del Gruppo di esprimere in maniera concreta la propria responsabilità sociale nei confronti della collettività attraverso progetti e iniziative in ambito formazione, territorio e solidarietà.

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