Steel Engineer è solo l’ultimo progetto di formazione-lavoro lanciato in ordine di tempo dal Gruppo Pittini, storica realtà siderurgica friulana che vede nella formazione e nello sviluppo dei talenti una preziosa leva di crescita per l’intera organizzazione, e si è svolta ad Osoppo la cerimonia conclusiva per dare il benvenuto ufficiale in azienda ai nuovi ingegneri dei processi siderurgici.
Steel Engineer è un’iniziativa di formazione-lavoro nata nel 2021 dalla sinergia tra il Gruppo Pittini e la sua scuola aziendale, Officina Pittini per la Formazione. Con l’obiettivo di rispondere alle sempre crescenti esigenze di specializzazione tecnica e anticipare con lungimiranza quelle future, il Gruppo ha scelto di investire sulla formazione di profili ad alto potenziale che possano in prospettiva ricoprire ruoli diversi e supportare l’azienda nel suo continuo percorso di innovazione. “Abbiamo lanciato Steel Engineer con l’idea di creare un percorso di valore che contribuisse alla crescita del Gruppo attraverso la selezione dei migliori talenti e una formazione di qualità – spiega Micaela Di Giusto, Responsabile gestione e sviluppo risorse umane di Gruppo e Presidente di Officina Pittini per la Formazione – “Nello specifico, offre l’opportunità a giovani neolaureati in ingegneria di acquisire conoscenze trasversali rispetto al settore siderurgico, approfondendo argomenti sia in campo tecnico che gestionale attraverso un piano formativo che interessa tutte le aree aziendali (corporate e produttive) e che va ad integrare il loro precedente percorso accademico”. Nei dodici mesi di formazione si sono infatti alternati moduli di teoria avanzata in aula e periodi di “learning by doing” nei diversi reparti del Gruppo che permettono di approfondire quelle conoscenze tecniche necessarie ad operare in una realtà complessa come il Gruppo Pittini con una visione d’insieme rispetto all’intero processo. Il progetto è rivolto a neolaureati triennali e magistrali in Ingegneria Aerospaziale, Chimica Industriale, Civile e Ambientale, dei Materiali, dell’Automazione, Elettrica, Elettronica, Gestionale, Industriale, Meccanica, Meccatronica, e Navale, selezionati tramite assessment online e inseriti a fine percorso in una delle funzioni coinvolte, secondo le necessità aziendali e le loro personali attitudini.
L’8 aprile presso la Sede centrale del Gruppo Pittini ad Osoppo (UD) si è conclusa ufficialmente la prima edizione del progetto. Alla cerimonia di chiusura erano presenti l’AD di Gruppo, Paolo Felice, alcuni Direttori di Stabilimento e i Referenti delle funzioni presenti nel progetto, oltre ai responsabili delle Risorse Umane e della Corporate School, per congratularsi personalmente e fare l’in bocca al lupo agli steel engineers, pronti a mettersi in gioco nelle rispettive aree e nelle diverse aziende consociate (le maggiori per capacità produttiva sono Ferriere Nord, Acciaierie di Verona e Siderpotenza).
Testimonial d’eccezione dell’evento l’ex cestista Riccardo Pittis, uno dei più forti giocatori italiani che tra gli anni ’90 e 2000 con le maglie di Olimpia Milano e Benetton Treviso ha vinto numerose competizioni tra le quali, solo per citarne alcune, 7 campionati, 2 Coppe Campioni e 1 Coppa Korac, nonché 2 medaglie d’argento agli Europei e una medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo con la Nazionale. Assieme a Dino Meneghin, è l’unico giocatore ad aver vinto tutti i trofei nel basket e secondo assoluto nel numero di vittorie totali. Dopo 685 partite giocate senza mai saltarne una in 20 anni da professionista e tre anni da team manager della Nazionale italiana, oggi Pittis svolge l’attività di mental coach e speaker motivazionale, ed è intervenuto condividendo con i giovani ingegneri i segreti per avere una mentalità vincente, esprimere sempre il meglio di sé stessi e imparare a lavorare di squadra con umiltà e rispetto. “Siamo molto migliori di quello che crediamo di essere“: questo il fil rouge dell’intera testimonianza, ripercorrendo le tappe fondamentali della carriera di Riccardo Pittis e le figure che ne hanno segnato la crescita sportiva e personale, da Mike D’Antoni a Dan Peterson. Sono tante le analogie tra l’esperienza sportiva e il contesto aziendale che il campione ha voluto trasmettere, così come quelle riconosciute tra la conclusione del percorso di formazione e il momento di scendere finalmente in campo dopo mesi di allenamento.
Il 20 aprile 2022 prenderà invece avvio la seconda edizione di Steel Engineer con l’assunzione di altri 8 neoingegneri provenienti da diversi campi di studio e l’inizio del loro percorso di formazione in azienda. Una novità rispetto alla prima edizione è rappresentata dall’ulteriore periodo formativo che si svolgerà nello stabilimento di Acciaierie di Verona, sede di uno dei laminatoi vergella più innovativi in Europa, e che permetterà ai partecipanti di toccare con mano le innovazioni tecnologiche di industria 4.0 applicate al settore dell’acciaio.