Quando si pensa agli acquedotti di Roma, la mente corre subito alle straordinarie opere monumentali dell’antica Roma, simboli di ingegno e capacità ingegneristiche dell’epoca. Tuttavia, le costruzioni idrauliche non si sono fermate al passato: anche oggi, infrastrutture moderne continuano a modellare il paesaggio, con un approccio contemporaneo a funzionalità ed efficienza. Tra queste opere spicca il Nuovo Acquedotto Marcio, un’importante infrastruttura idrica che fornisce circa il 25% del fabbisogno idrico della città di Roma, servendo sia le aree est e sud-est della Capitale sia sedici comuni limitrofi. L’acquedotto, le cui due canalizzazioni originarie risalgono tra il 1860 e il 1930, viene oggi completamente rinnovato per garantire maggiore efficienza e sicurezza.
Il progetto del Nuovo Acquedotto Marcio
L’intervento complessivo prevede la sostituzione totale dell’Acquedotto Marcio per una lunghezza complessiva di 36 km. Il percorso si sviluppa sia a piano campagna sia in sotterraneo, attraversando i comuni di Arsoli, Marano, Equo, Roviano, Anticoli Corrado e Saracinesco. Lungo il tracciato sono stati realizzati nove manufatti funzionali per l’accesso, la manutenzione e l’ottimale funzionamento dell’acquedotto.

Le soluzioni Pittini per l’acquedotto
Per un’opera di tale importanza, la scelta dei materiali strutturali è cruciale. Il Gruppo Pittini ha fornito:
- rete elettrosaldata ad alta duttilità B450C – circa 860 tonnellate, garantendo resistenza e flessibilità strutturale;
- traliccio elettrosaldato ad alta duttilità a staffa continua doppia lastra – circa 35 tonnellate, per una posa rapida e sicura;
- platea scatolare per l’appoggio delle condotte DN2000, assicurando stabilità e durata nel tempo.
La scelta dei prodotti Pittini ha permesso di accelerare i tempi di posa e ottimizzare il processo costruttivo, garantendo al contempo sicurezza e affidabilità. Il Nuovo Acquedotto Marcio dimostra come materiali di alta qualità possano rendere le infrastrutture idrauliche più efficienti, durature e facili da mantenere, con un impatto minimo sul territorio.