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Job rotation: una crescita personale e professionale

La job rotation è uno strumento che permette di acquisire nuove competenze e creare nuove relazioni. Marco Venturini e Francesca Valentinuzzi ci raccontano qui la loro esperienza.

Cosa significa job rotation e cosa ha significato per te?

FRANCESCA VALENTINUZZI: Job rotation è cambiamento, una chiave fondamentale sia per la crescita personale che per il miglioramento aziendale. Una realtà in continua evoluzione come il Gruppo Pittini è chiamata a adottare un approccio dinamico anche nella gestione delle risorse rendendole flessibili e predisposte al cambiamento. Per me è stato ed è uno stimolo professionale e personale, un’opportunità di ampliamento delle conoscenze e di sviluppo relazionale. A livello aziendale permette uno scambio tra collaboratori e il mantenimento delle dinamiche interne già in essere.

MARCO VENTURINI: Lo strumento della job rotation interna permette di cambiare ruolo all’interno della stessa azienda ma nel mio caso specifico mi ha dato l’opportunità di mantenere lo stesso ruolo di RSPP e di affrontare gli aspetti della salute e sicurezza sul lavoro in una nuova realtà con caratteristiche e complessità diverse.
In questo modo ho potuto crescere dal punto di vista professionale e anche dal punto di vista personale, sfruttando le conoscenze acquisite in un ambito e applicandole in altri.  Inoltre, rapportarsi con professionisti diversi mi ha permesso di migliorare ulteriormente nel lavoro di squadra e più in generale nell’organizzazione del lavoro.

Quali sono stati i passaggi che hanno definito il cambio di ruolo?

FRANCESCA VALENTINUZZI: Posso individuare due step: uno umano ed uno organizzativo. Il primo approccio è stato con i Responsabili delle Risorse Umane cui è seguito un incontro con il Datore di Lavoro e i colleghi dell’ufficio di destinazione. Successivamente l’attenzione è stata rivolta all’aspetto organizzativo con la definizione della attività necessarie a dare continuità al precedente ruolo e l’impostazione di un programma di affiancamento definito confrontandomi con il collega con il quale è avvenuta la job rotation in modo da acquisire le informazioni fondamentali.

MARCO VENTURINI: Il passaggio di ruolo è stato piuttosto rapido: a dicembre mi è stata fatta la proposta e il primo febbraio ero già pronto ad assumere il nuovo incarico. Da quel momento è iniziato per me un rapido percorso di affiancamento e, contestualmente, è stato fondamentale gestire il passaggio di consegne con la collega Francesca.
Durante tutto il passaggio di ruolo sono stato seguito e sostenuto dalle Risorse Umane così come dai referenti che mi hanno accolto in Acciaierie di Verona.

Ci racconti la tua esperienza?

FRANCESCA VALENTINUZZI: Trattandosi di un cambiamento avvenuto da poco è un’esperienza che definirei in continua evoluzione. Sto vivendo a pieno le mie giornate, con l’obiettivo di cogliere tutti gli stimoli e le esperienze facendone un bagaglio importante per il futuro, sia a livello aziendale che personale. Sto cercando di sfruttare al meglio tutti i confronti con le persone e di creare un percorso che mi consenta di costruire le basi per acquisire una solida conoscenza della nuova realtà aziendale.

MARCO VENTURINI: Lasciare un ambiente di lavoro sereno e conosciuto non è mai cosa facile e il fatto di non lavorare vicino a casa può sembrare una scelta particolarmente ostica per un friulano. In realtà, questa esperienza è e sarà una grandissima opportunità di crescita sia dal punto di vista lavorativo che personale, anche se in un contesto aziendale molto diverso.
L’aver assunto il nuovo incarico mi sta facendo crescere, mi ha portato ad un cambio di vita e a rimettermi completamente in gioco. In Acciaierie di Verona ho trovato un’azienda in grande trasformazione e i colleghi mi hanno fatto sentire da subito a casa.